L’articolo illustra l’esempio pratico di un SEFFC “a disponibilità superiore” realizzato presso un’importante realtà Italiana.
Progetto sviluppato in soluzione alternativa, mediante l’approccio prestazionale e l’adozione di specifici componenti della gamma FUMO VENT testati e certificati per garantire le prestazioni di progetto.
La certificazione del sistema SEFFC da parte di un “Ente Terzo” garantisce all’utilizzatore l’affidabilità richiesta dal Codice (rif. punto G.1.4, comma 19).
SEFFC a Disponibilità Superiore. Un caso Pratico
L’impianto SEFFC è stato progettato e realizzato in uno stoccaggio di materiale plastico ove non era possibile realizzare un classico ENFC o SEFFC.
Il progetto prevede per il cap. S.8 del Codice di Prevenzione Incendi un livello di prestazione III, in soluzione alternativa a causa di varie difformità rispetto alla norma UNI 9494-2 (per esempio la superficie del compartimento a soffitto, la particolare conformazione geometrica, l’altezza di oltre 20m, ecc…).
Essendo un SEFFC in soluzione alternativa, tale impianto deve garantire un livello di disponibilità più elevato rispetto a quello minimo previsto dalle norme di riferimento (rif. punto G.1.4, comma 19 – Codice Prev. Incendi).
Dati principali del sito:
- Superficie Capannone: 11.700mq.
- n.8 Comparti al fumo
- Impianto IRAI + Spegnimento.
- Impianto SEFFC progettato con FSE.
La scelta progettuale
La strategia antincendio in soluzione alternativa ha individuato n.8 comparti al fumo.
Portata estratta per ogni comparto 300.000 m3/h.
Sono state inserite a progetto le bocchette B-CONTROL, regolabili, per una corretta estrazione dei fumi caldi, da ogni punto di estrazione.
Il sistema FUMO CONTROL è composto da quadri di comando e controllo che gestiscono le serrande e gli estrattori per regolare la portata su rami e da un apposito software con il quale è possibile stabilire la percentuale di apertura della pluralità di bocchette sui rami e poter preconfigurare su ogni condotta la bocchetta numerata per l’installazione in campo.
Essendoci portate di estrazione fumi molto elevate sono state impiegate le condotte COND-SB, di dimensioni 2000x1500mm testate e certificate per comparto singolo fino a 1500Pa.
La FSE ha dimostrato l’efficacia del sistema FUMO VENT Super Plus inserito a progetto.
La Valutazione di affidabilità del Sistema FUMO VENT Super Plus:
È stato sviluppato dalla Rosso Officine, un Documento di Affidabilità del sistema FUMO VENT Super Plus a progetto.
Lo scopo del documento è quello di classificare con un livello SIL 2 (classificazione obiettivo) i SIS per la realizzazione della SIF.
L’analisi del SIL Verification è stata effettuata con riferimento ai SIS di tipo E/E/EP atti ad implementare la seguente SIF:
SIF #1: Indentificare la presenza di fuoco e/o di fumi, attivare il sistema di estrazione per allontanare i fumi, ridurre le temperature dei gas caldi prodotti, ritardare il flash over e minimizzare gli effetti termici sulle strutture.
È importante sottolineare come il concetto SIL, secondo lo standard internazionale IEC/EN 61508 [1], non sia strettamente e unicamente legato ad un sistema, sottosistema, componente, ma ad una specifica Funzione di Sicurezza Strumentata (SIF) che il sistema, sottosistema, componente è chiamato a svolgere.
I risultati del calcolo di affidabilità del sistema FUMO VENT Super Plus sono stati forniti al progettista per l’accettazione della tecnologia e l’utilizzo della stessa nella strategia antincendio secondo il Codice di prevenzione incendi.
Il risultato, racchiuso in un semplice specchietto, è il frutto di un lavoro decisamente complesso, affidato ad una primaria società Italiana di consulenza, che opera nel campo della sicurezza e salute delle persone, nei settori industriali e Oil & gas, dove questi concetti di affidabilità degli impianti antincendio sono da anni acquisiti.
NON è dunque sufficiente la ridondanza delle alimentazioni elettriche o l’MTBF degli estrattori/ serrande del SEFFC a progetto.
Trattasi infatti di una analisi dettagliata per raggiungere il livello di sicurezza numerico prefissato (SIL2) dell’intero impianto SEFFC.
L’impianto SEFFC è costituito dalla parte meccanica e dalla parte elettrica
Come per tutti gli impianti SEFFC, essi sono costituiti dagli estrattori, serrande, canali, bocchette, attuatori, quadri di comando e controllo.
Tutto il sistema deve essere certificato e garantito dal produttore che è responsabile del corretto funzionamento e della sua affidabilità.
A maggior ragione se si tratta di un SEFFC a Disponibilità Superiore.
Fasi costruttive dell’impanto
La posa in opera è stata seguita direttamente dai tecnici della Rosso Officine s.r.l., in tutte le fasi del progetto. Le condotte E600 120min – 1500Pa, sono state posate ad oltre 20m di altezza con speciali mezzi e attrezzature.
Quadro di comando e controllo per VVF
Il pannello operatore per l’attivazione in manuale del SEFFC da parte dei VVF e addetti antincendio è stato ingegnerizzato dalla Rosso Officine srl, utilizzando un PLC/Centrale totalmente ridondata certificata per Sistemi Antincendio EN54-13.
Non è dunque sufficiente l’utilizzo di un semplice PLC, in quanto l’affidabilità del sistema è una prerogativa per gli impianti antincendio.
Il quadro di comando e controllo è uno strumento utile sia per l’utilizzatore che per le squadre antincendio/VVF.
Sui sistemi FUMO VENT è possibile installare la supervisione, con controllo da remoto dell’impianto SEFFC.
Fasi di commissioning e validazione dell’impianto SEFFC da parte di un ente terzo
L’impianto è stato messo in servizio seguendo la UNI 9494-3, con la prova di tutte le logiche di funzionamento per ogni comparto al fumo.
La verifica dell’affidabilità della funzione strumentata (SIF) richiede al fabbricante l’analisi e la successiva approvazione presso un ente terzo “accreditato”.
Si riassumono le fasi per assesment completo in accordo alla Direttiva macchine 2006/42/ CE per l’impianto di estrazione fumi, denominato impianto SEFFC a Disp. Superiore FUMO VENT Super Plus.
La Dichiarazione di Conformità di un Ente Terzo è necessaria dunque ad individuare la rispondenza della progettazione e del prodotto in relazione alle richieste della Direttiva Macchine 2006/42/CE e dei relativi standard applicabili,
e, in questo caso particolare, restituisce al cliente finale anche una valutazione “terza” del livello di affidabilità del sistema certificato.
Sopralluogo di analisi del progetto
- Costruzione del Fascicolo tecnico/
- Documentazione tecnica pertinente contenente:
- Analisi dei rischi.
- RESS applicabili/applicati/rispettati
- Redazione del manuale d’uso e manutenzione della macchina/impianto SEFFC
- Verifica della dichiarazione di conformità
- Verifica della targa CE sistema SEFFC
- Definizione delle funzioni di sicurezza e dei SIL (livello di sicurezza richiesto)
- Calcolo del SIL
Le fasi per giungere all’emissione della DC di un Ente Terzo sono le seguenti:
FASE 1
Visita ispettiva di verifica e raccolta dati
Analisi documentale (verifica di conformità in accordo alla Direttiva Macchine) Redazione
TRoC e consegna documentazione informatica
FASE 2
Redazione ed emissione DC a fronte della conformità indicata nel TRoC
Conclusioni
Il nuovo concetto, introdotto dal Codice nella versione del 2019, quello della “disponibilità superiore” ovvero sistema o impianto dotato di un livello di disponibilità più elevato rispetto a quello minimo previsto dalle norme di riferimento del sistema o dell’impianto non è più un miraggio ma è diventato realtà per gli impianti SEFFC.